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BIODINAMICI

novembre 30, 2011

MARTEDÌ, 25 MAGGIO 2010

VINI DIVERSI, EFFETTIVAMENTE
21 MAGGIO 2010

Biodinamici, biologici, agricoltura biologica, agricoltura naturale, certificazioni, insomma un gran bel mondo, pieno di pasticci, ovviamente.
Il vino non nasce da solo, non è l’evoluzione naturale di qualche cosa, come ad esempio la farfalla che passa dal bruco crisalide eccetera eccetera, o la mela che prima è germoglio, poi è fiore eccetera.
Il vino incomincia quando la natura in qualche modo finisce; ma è una mia idea, come in tutte le cose che riguardano il vino ognuno può dire la sua idea. certo è che a lasciare l’uva sui tralci, marcisce ahimè senza diventare vino (e forse è un peccato).
Anche nelle pratiche di cantina sta dunque il segreto del vino. Quando i vignaioli ti spiegano come fanno a fare il vino, senza svelare i segreti per cariotà, sembra davvero che non ci sia un modo per fare il vino, ma che viascuno usi un metodo proprio. Il vino per carità è spesso buono  ma quancle volta il processo attraverso cui ci arriva è tutto fuorchè vicino alla natura: anche lontanamente. Ma di questo parlerò un’altra volta.

Insomma per cominciare biodinamico non è biologico. E non è “naturale”, almeno in senso stretto.
In breve, considerato che la vite sembra debole, per tanti motivi, si è pensato come fare per rinvigorirla secondo natura, e quindi si è inventato il corno letame ed il corno silicio.
Del resto chi avesse partecipato al convegno di trento sui vini naturali, organizzato dalla rivista Porthos e dalla Confraternita della Vite e del Vino, ha capito cher non si riesce a mettersi d’accordo nemmeno su cosa significhi maturale: siamo insomma ancora in una fase metodologica e, ancora peggio, di confusione terminologica.

Comunque alla fine qualche vino si riesce ad assaggiarlo, e noi venerdì 21 maggio abbiamo assaggiato questi:.

1) ForadoriMyrto 2009, Incrocio Manzoni
2) LagederBD 2008 Chardonnay Pinot Grigio
3) PisoniSarica Bianco 2009 Chardonnay Sauvignon
4) Manincor Sauvignon 2009
5) Domaine Vacheron 2006 Loire Sauvignon Blanc | Sancerre blanc “Les Romains” 22 €
6) La Biancara 2008 | Veneto | Garganega – Trebbiano, Sassaia vino bianco 8 €
7) BürklinWolf Wachenheimer Riesling 2008 20€
8) Domaine Albert Mann | Elsass | Pinot Blanc | Auxerrois 2008 | Vin de terroirs 13 €


Provo a ricordare qualcosa di ciascuno:
quello che è svettato per particolarità è stato il Sassaia La Biancara 2008, già protagonista del blog “Chateau Biancara”
Il primo servito è stato il Pisoni Sarica Bianco un vino onesto ancora fresco ma senza grandissime impressioni. Fiori bianchi, percepibile il tipico odore del sauvignon, ma senza quel gusto metallico o quella mineralità che sostiene i vini più indimenticabili
Secondo il BD Lageder: altro vitigno, molto più elegante bello persistente in bocca. Un bel colore paglierino con qualche riflesso verdolino. Alla vista l’avrei fatto più acido, invece no, profumi cremosi avvolgenti grassi di fiori , in bocca lungo e vivace.
Molto gradito anche perchè il pinot bianco è proprio nelle mie corde, mentre il chradonnay è prpprio un vino bello facile.
Myrto Foradori: me lo ricordavo diverso, ed in effetti mi pare di aver capito che quest’anno per la prima volta è incrocio manzoni in purezza. Grande vitigno questo, bello largo, si incomincia a sentire già quando te lo versano. Il blasone della bottiglia inganna un po’, me lo aspettavo più esplosivo in bocca e più persistente. E’ un vino che berrei ogni giorno, ma non è quello che mi ricordo di più.
Gli altri non mer li ricordo bene, eppoi forse è inutile stare qui a dare le impressioni di degustazione, tanto poi cercando siu internet si trovano.
Posso solo che il riesling lo ricomprerei (ed infatti l’ho ricomprato, ma tradizionale e non di quella stessa marca bio-qualcosa) ed anche il vino francese Sancerre.
Che dire di più: che anche questa volta, come in tutte le altre occasioni ho apprezzato il lavoro della mia Confraternita.
Un saluto dal vostro primo oratore.

Postato da: arneis a 19:17 | link | commenti 

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